Clan e … Challenge del Triveneto!

(foto del Clan Vicenza 3 in partenza per il Challenge – al centro col viso strisciato il grandioso Capo Clan detto Aquila Nera)

Correva il giorno 24 settembre 2009 e il Clan “MONFALCON” si riuniva davanti all’edificio della stazione di Vicenza in ora prossima alle 15:15.
I nostri giovani amici si apprestavano a cominciare un’avventura che sarebbe stata più dura del previsto.
Consci del fatto che non tutti i membri del giovane clan erano presenti, coraggiosamente si diressero verso quel binario che ben presto avrebbe visto un drappello di regazzi, un drappello di scout, salire su un treno per destinazione Quarto d’Altino.
Arrivati alla stazione i nostri valorosi eroi si resero subito conto di quanto li apsettava, infatti all’imbocco dell’uscita dalla stazione era presente un banchetto ben organizzato sul quale, come l’avvoltoio chil, un evidentemente ben preparato capo restava appollaiato al fine di dare il saluto e le prime indicazioni per affrontare quell’impresa che è il CHALLENGE.

Eseguite tutte le formalità burocatiche il Clan, suddiviso in tre pattuglie rispettivamente formate da tre valorosi elementi, era pronto a partire, mancava solo una cosa, la pila di Matteo  (Pantera Audace) e il foglio di poliuretano di Roberto (Lupo Spensierato). Dettagli. Carichi delle loro convinzioni e capacità i nostri baldi nove si affacciarono finalmente a quell’avventura che, a loro insaputa, sarebbe stata una lotta contro il gelo, la fame, le prove da affrontare e perchè no, il buio. Ma loro erano pronti a qualsiasi avvenimento e impassibili mossero i primi passi all’interno di quel territorio costellato di prove e strada.
Sta di fatto che il morale era altalenante a causa della consapevolezza degli affetti che i nostri prodi avevano dovuto lasciare a casa (la manifestazione cioccolandovi – la festa del cioccolato cittadina). Preso il coraggio a due mani, una dopo l’altra le prove venivano affrontate senza troppe difficoltà o disagi salvo piccoli inconvenienti.
Finalmente, verso l’1 del mattino i ragazzi arrivarono al punto di ristoro e riposo del quale in fretta e furia si approfittarono per il montaggio della tenda per il meritato riposo dopo un’incessante camminata percorsa per la sua quasi totalità sul ciglio di una strada asfaltata e talvolta trafficata con l’ausilio degli scarponi che resero il tutto molto più stressante per i dolcissimi e “all’acqua di rose” piedini dei nostri valorosi. Dopo un riposo quantomai corto e un risveglio brusco e temuto, i ciovini incamminatisi per l’ennesima volta giunsero finalmente in diritura di arrivo dopo l’aver affrontato altre dure prove di prestanza fisica e intellettuale, nonchè di capacità tecnica. Ivi trovarono la confusione ordinata di un gruppo scout nel bel mezzo delle attività con l’annessione progressiva di altri rover provenienti dal Triveneto con il quale condivesero una Santa Messa a dir poco commovente e recitata da un sacerdote con precedenti scoutistici. La chiesa era gremita di fazzolettoni di ogni foggia e colore. Al termine della stessa con gran concitazione di tutti, le premiazioni.
Purtroppo i nostri avventurieri rimarranno con l’amaro in bocca non appena scopriranno di non essere neppure tra i primi dieci nonostante tutto l’impegno. Una notevole desolazione, ma con ancor più grande stanchezza i nove della compagnia del “challenge 2009”, scroccando un passaggio all’ultimo, si diressero immediatamente dopo la foto di rito verso la stazione di Quarto d’Altino per salire su quel treno che li avrebbe riportati a casa, forse quasi in tempo per mangiare ad un orario decente. Ore 15:00 25 ottobre 2009 il suolo di Vicenza è nuovamente sotto i piedi dei nostri ragazzi, un cerchio finale carico di qualche rimorso e, pieno, di stanchezza serve a rinfrancare tutti. Infine il saluto ultimo al fornito gruppo nuovamente davanti alla stazione dei treni, il luogo da dove era cominciato tutto.

Pantera Audace